Cara lettrice, caro lettore,
Il 5 luglio 2018 il Parlamento europeo in seduta plenaria deciderà se accelerare l’approvazione della direttiva sul copyright. Tale direttiva, se promulgata, limiterà significativamente la libertà di Internet. Anziché aggiornare le leggi sul diritto d’autore in Europa per promuovere la partecipazione di tutti alla società dell’informazione, essa minaccia la libertà online e crea ostacoli all’accesso alla Rete imponendo nuove barriere, filtri e restrizioni. Se la proposta fosse approvata, potrebbe essere impossibilecondividere un articolo di giornale sui social network o trovarlo su un motore di ricerca. Wikipedia stessa rischierebbe di chiudere.
https://meta.wikimedia.org/wiki/SaveYourInternet
La comunità italiana di Wikipedia
Questo è parte del comunicato che leggerete se tenterete di accedere a Wikipedia Italia. Oggi l’enciclopedia libera e gratis del web non è accessibile e milioni di italiani sono nel panico. Come fare per accedere alle informazioni che per lavoro, cultura o diletto, abbiamo bisogno di conoscere? Come fare per ovviare a questa mancanza di informazioni riguardanti tutto lo scibile umano? Per darvi una mano a risolvere queste giornate orribili, ecco qualche soluzione al problema:
Wikipedia in inglese funziona
Ok, non avrà tutte le voci italiane riguardanti politici, musicisti o star del web, ma per adesso Wikipedia ENG funziona, quindi per date o nozioni di vario tipo, l’inglese che avete così faticosamente studiato alle medie alla fine è servito a qualcosa.
Le enciclopedie degli anni ’80
È tornato il tempo di sfogliare le pagine di quelle belle enciclopedie che avete comprato negli anni ’80, quelle che adornano la vostra libreria pesando una tonnellata e di cui vi vantate di non aver mai letto neanche mezza pagina. Treccani, Zanichelli, Garzanti, l’Enciclopedia Britannica o se proprio volete un po’ di cultura pop, Conoscere e I Quindici. In alternativa, i librini arancioni delle Ricerche e il Grande Libro della Preistoria, immancabile in ogni casa che si rispetti.
Gli amici sapienti
Oggi, giorno di telefonate incredibili del tipo “Uè ciao, è tanto che non ci sentiamo però dimmi: in che anno è nata la Canalis? E già che ci siamo, che vuol dire di preciso Millennials? Grazie, ciao grande!” (famoso saluto dedicato alle persone di cui si dovrebbe conoscere il nome ma ci si scorda sempre).
Affermare cose a caso senza paura del contraddittorio
La Seconda Guerra Mondiale? Finita del 1998. Giacomo Leopardi? Attore di Un posto al sole. La nazionale italiana? È in corsa per i quarti di finale a Russia 2018. Grazie all’oscuramento di Wikipedia, nessuno sa più niente e allora perché non sfruttare questo momento di buio della ragione per mettere in giro ogni possibile bufala? Aspettate, come dite? Lo stiamo già facendo da anni, con o senza Wikipedia? Ah.
Tornare a studiare
Se d’un tratto finissero tutte le scorciatoie per il sapere, come potremmo istruirci? Temiamo che l’unico modo sia tornando a studiare, facendoci la proverbiale cultura, così da non essere mai presi in giro da imbonitori, filosofi della domenica, tuttologi social e politici da strapazzo, perché la civiltà di un popolo va di pari passo con la propria cultura.