Tutti conosciamo il monologo teatrale Novecento, scritto da Alessandro Baricco nel 1994 e pubblicato in libro da Feltrinelli, sia per lo spettacolo teatrale, sia per la trasposizione cinematografica La leggenda del pianista sull’oceano di Giuseppe Tornatore del 1998, che ha reso la sua storia celebre anche a chi non frequenta il teatro.
Dopo quasi 25 anni, la vita di Danny Booman T.D. Lemon Novecento e del suo pianoforte trova nuova vita nel progetto PLAYnovecento, curato da Alessandro Baricco insieme al dj e conduttore/musicista/dj Alessio Bertallot per una playlist su Spotify e su tutte le altre piattaforme a partire dal 18 marzo.
Non un podcast, non un audiolibro e neanche una vera e propria playlist, ma uno spettacolo audio in cui le parole di Baricco interagiscono e dialogano con la musica scelta da Bertallot. Abbiamo chiesto proprio ad Alessio Bertallot di parlarci di questo nuovo progetto.
Com’è nata la collaborazione tra voi due?
Lo invitai qualche anno fa nel programma che conducevo a Radio 2. Lui lesse un frammento di Moby Dick sopra un disco Drum’n’Bass e ci divertimmo a farlo. Senza saperlo, era in nuce quello che gli proposi qualche mese fa: gli scrissi una mail lunga e dettagliata per spiegargli questo format totalmente inedito di portare un romanzo all’interno di una playlist in streaming, una cosa che non è né audiolibro né radio, né playlist, che è dialogo fra musica e letteratura, che è contenuto che esiste nel tempo in cui lo ascolti, ma anche nello spazio, digitale, perché ha una verticalità nei link agli elementi che lo compongono, che saremmo stati i primi a farla… insomma: ci misi ore a scriverla. La risposta fu : – Mi piace. Facciamolo con Novecento.
La radio e il teatro stanno lottando con i servizi in streaming, che hanno preso tutto il mercato dell’intrattenimento. Ciò che fate è un po’ l’aggiornamento degli sceneggiati radiofonici degli anni ’40, sfruttando il canale streaming. In questo caso l’unione fa la forza?
Credo che si debba vedere l’avvento di queste innovazioni come degli strumenti e delle opportunità. Di per sé sono neutri: è l’etica e la creatività dell’uso che se ne fa che può avere effetti negativi o positivi. E’ inutile stare a piangere sui bei tempi passati, ormai è andata e non possiamo farci nulla. Meglio vedere cosa si può fare con questa “roba nuova”. Se trovo un modo per rinnovare me stesso, la mia professionalità sviluppata in radio o negli studi di registrazione, la mia cultura di DJ, sono contento perché vedo iniziare un viaggio nuovo. Dai, andiamo alla scoperta di questo mondo nuovo, portiamoci gli ascoltatori – pionieri. Saranno poi loro, come mi dice Baricco, a decidere come, quanto, perché e che senso ha.
Di Novecento oltre al monologo teatrale sono stati fatti anche un film e una trasposizione a fumetti. Cosa aggiunge questa nuova versione?
La musica non come colonna sonora ma come lessico di senso, poesia, commento ed emozioni. La possibilità di esplodere il contenuto e il contenitore verso l’ambiente circostante di album, artisti e interpreti. Riposizionare la forza della letteratura, delle belle storie e del ricercar (non ho dimenticato la e) musica all’interno di quelli che ritengo siano nuovi media: le piattaforme di streaming. Mettere in opera un modello di business nuovo per la letteratura e favorire la legalità della fruizione della musica. E pare che il meccanismo funzioni, visto che il sito da ieri continua ad andare in crash per via delle troppe visite.
Per finire, cosa hanno in comune un dj e uno scrittore?
Il suonare, (to play) prima che sia musica, il giocare (to play) prima che sia letteratura.
Visitate il sito ufficiale di PLAYnovecento
Novecento, Un monologo – Alessandro Baricco
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