Siamo negli anni ’90, l’Italia è una Repubblica fondata su Berlusconi e i giovani in qualche modo devono pure sfogarsi. Lo fanno, e bene, con MTV e una serie di video in heavy rotation che passerà alla storia per aver cresciuto una generazione di onanisti e di ragazze con gli attributi.
Gli Aerosmith sono una grande band hard rock che in quel periodo sta conoscendo una nuova vita grazie ai pezzi bagnamutanda (unisex) e ai video in cui le ragazze sono più fighe dei ragazzi. Non parliamo solo dell’aspetto esteriore, ma anche e soprattutto di quello interiore.
L’attrice simbolo dei video degli Aerosmith è Alicia Silverstone. Per chi si domandasse dove sia finita negli ultimi 20 anni, ha proseguito la carriera di attrice con alterne fortune ed è tornata in auge nell’art horror film The Killing of a Sacred Deer di Yorgos Lanthimos.
Nel 1994 Alicia ha 18 anni ed incarna perfettamente ogni pulsione erotica dei brufolosi maschi peninsulari. La vediamo per la prima volta nel video della canzone Cryin‘, un lentone robusto venato di soul, perfetto per limonare e ancor più verosimilmente per sognare di limonare.
Il video si apre con l’immagine di Alicia triste e sconsolata mentre sembra si voglia gettare da un ponte. Durante il video si scopre che lei e un giovane Stephen Dorff stanno insieme ma hanno un rapporto burrascoso: lui la tradisce.
Sono entrambi bellissimi ed è tutto un tripudio di camicie a quadri e quei vestitini svolazzanti a fiori in stile Io ballo da sola che in combo con le Dr. Martens alte hanno allontanato un sacco di giovani dalla chiesa in quegli anni.
Nel video amoreggiano spesso e noi con loro, rintanati nella solitudine della nostra cameretta. Poi litigano, poi lei lo picchia (per far capire chi comanda), poi si tatuano insieme (ma è un ricordo), poi lei gli ruba la macchina e va a farsi fare un piercing all’ombelico, seguita quell’anno da almeno una dozzina di milioni di ragazze italiane. È il simbolo della sua rinascita senza bisogno del ragazzo traditore.
Sul finire del video viene pure derubata da un bellimbusto (che diventerà il Josh Holloway di Lost), allora decide di farla grossa e si butta dal ponte, non prima di aver mobilitato polizia e il suo ex, di cui è ancora un po’ cotta. Quando lui si avvicina, lei si butta e si scopre che è attaccata a una fune tipo bunjee jumping. Nel saltare, gli indica anche il dito medio e lì, un’altra dozzina di milioni di ragazze italiane conosce il Girl Power.
Calcoliamo che durante tutti gli anni ’80, le ragazze nei video musicali rock erano poco più che manichini mostranti tette e culo, vestite di pelle attillata e fondamentalmente intercambiabili. Questa presa di coscienza tutta nuova crea nel videoascoltatore un misto di desiderio e ansia da prestazione che forma la base della sensibilità maschile moderna.
Alicia, che ormai ha fatto innamorare tutta l’Italia unisex, torna nel video di Amazing, sempre degli Aerosmith, che ormai hanno trovato la formula giusta per il nuovo successo e sfornano hit in serie.
In questo filmato, un giovane hacker grazie a una tecnologia tipo realtà virtuale, riesce ad entrare nel video di Cryin’ e a far innamorare Alicia, ma solo cambiandole la personalità. La scena in cui i due amoreggiano in moto nel deserto ha aiutato il boom degli oculisti in quegli anni sfocati. Il nerd troppo eccitato ha un’eiaculazione precoce, ma essendo tutta fantasia, rimette indietro e continua l’amore. Dopo un assurdo finale a base di evoluzioni sciistiche nel cielo, ecco il capovolgimento di fronte: era stata Alicia a controllare tutto e a creare la storia fanta erotica. Il Girl Power trionfava ancora, così come le occhiaie di noi giovani.
Un video minore, quello di Amazing, che però dà il la all’apoteosi dell’autoerotismo: il video di Crazy con Alicia Silverstone e per la prima volta sullo schermo, Liv Tyler. Noi cresciuti senza internet ci fidavamo dei VJ ma è stata dura digerire la notizia che Liv, bella come la birra fredda d’estate, era figlia di boccalone Steven Tyler.
In ogni caso, l’ultimo video della Santa Trinità vede la bionda Alicia scappare da scuola in tenuta da giovane Britney e raggiunta la decappottabile d’ordinanza, incontra la sua amicona, la mora Liv, vestita anche lei come una sexy liceale. Una cosa da far scoppiare i capillari del naso anche del più scafato collezionista di giornalini porno.
Le due tolgono la camicia e cantano la canzone mentre corrono in macchina, capelli al vento, guardandosi. Quel giorno è nata la passione dei brufolosi anni ’90 per la parola 3some. Le due si comportano come farebbero tutte le ragazze del mondo che sanno di essere bellissime: torturando i maschi e i loro pensieri proibiti, facendoceli un po’ credere e poi alla fine niente. Uno sport che le ragazze italiane di quegli anni adottano in massa, ma alla fine come sempre vince il bel gioco.
Alicia e Liv fanno impazzire un giovane cassiere di un mini market, rubano un po’ di roba e per ricordo gli lasciano quattro foto osè fatte alla macchinetta. Il sogno di ogni stagionale. Poi, per fare le pazze, sfidano in gender e mentre Liv fa un balletto strip tease e imita il padre, Alicia si traveste da maschio adorante. Dopo aver dormito in un motel, abbordano un figo campagnolo sul trattore, con lui fanno il bagno al lago e gli portano via i vestiti. Lui ci fa un po’ la figura del coglione e alla fine, come easter egg, si rifiutano di prendere a bordo il ragazzo del video di Amazing.
Morale della storia? Questi tre video hanno creato un esercito di ragazze belle e consapevoli, hanno ribaltato tutti i cliché del rock’n’roll, hanno posto fine all’era del macho e aperto al nerd come persona interessante anche dal punto di vista sessuale. Una rivoluzione.
Qui sotto ci sono Alicia Silverstone e Liv Tyler insieme nel 2016, per una reunion di quelle che fanno la felicità di noi nostalgici dalla lacrima facile.
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