Society
di Simone Stefanini 20 Novembre 2017

20 pubblicità sessiste al contrario

La donna ancora oggi è ritratta nelle pubblicità come sesso debole oppure oggetto sessuale. E se invece ci fosse il maschio nella stessa posizione?

La pubblicità è l’anima del commercio, ve lo direbbero anche i protagonisti di Mad Men e fin lì ci siamo, ma è anche qualcosa in più. È lo specchio del tempo in cui viviamo, ecco perché oggi non vediamo più pubblicità con sigarette,  tv color o gettoni del telefono.

Solo una cosa è rimasta invariata nel tempo: il ruolo della donna nelle pubblicità. Chiaro, oggi le umiliazioni che doveva subire una ragazza negli anni ’50 sono fortunatamente diverse dallo stereotipo femminile che deve interpretare oggi.

Non ci sono più prodotti di cucina riservati alle sole donne, non si fa riferimento alla minore intelligenza delle donne rispetto agli uomini o al fatto che le donne ogni tanto vadano messe in riga con la forza, e se pensate che stiamo scherzando, andate a vedervi un po’ di pubblicità vintage e ne riparliamo.

 

 dailybest

 

Da non credere, vero? Eppure ancora oggi sopportiamo che le donne siano ritratte in cucina, pronte a far da mangiare al maritino che va a lavorare, oppure oggettivate come prede da possedere o da umiliare.

Ecco perché oggi più che mai è importante occuparci di tutte le immagini e i video che continuano a descrivere la donna come sesso debole, inculcando nel pubblico quella fastidiosa sensazione che “se lo dice la tv è vero”.

Nella galleria qui sotto potete vedere un bel po’ di cliché delle pubblicità sessiste se fossero state fatte al contrario, con la femmina in posizione dominante e il maschio in quella di oggetto. Fanno sorridere ma danno anche fastidio, vero? Ecco un buon punto di partenza per iniziare a parlare di parità: farsi la domanda “e se al posto della donna ci fosse un uomo?”

 

Tutte le immagini © Sarah Zelinski

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