Se passeggiate in Corso Lanza a Torino, potreste alzare la testa e imbattervi in una villa che vi sembra familiare per qualche oscuro motivo, e sempre per quel motivo lì vi mette anche i brividi. Si tratta senza ombra di dubbio di Villa Scott, commissionata da Albert Scott progettata dall’architetto Pietro Fenoglio nel 1902.
Una splendida costruzione in stile liberty, che a un occhio più attento potreste riconoscere come la location più famosa di Profondo Rosso, il film iconico di Dario Argento che nel 2015 ha compiuto 40 anni e che ancora oggi fa impaurire più generazioni.
Villa Scott, chiamata nel film la villa del bambino urlante, è la chiave per risolvere l’enigma dietro l’assassino misterioso che trucida i malcapitati in una Torino mai così nera e che il pianista Marc Daly (David Hemmings) insieme alla giornalista Gianna Brezzi (Daria Nicolodi) tenta in ogni modo di smascherare.
Durante le riprese del film, la villa era sede di un collegio femminile e prendeva il nome di Villa Fatima. Per girare le scene nella location, la produzione pagò alle suore e alle allieve del collegio una villeggiatura “forzata” a Rimini.
La struttura di Villa Scott è molto articolata: anche a occhio nudo da fuori il cancello si scorgono logge, finestre ad arco, vetrate e decorazioni floreali, per un mix di stile liberty e neobarocco tanto opulento quanto angosciante.
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All’inizio degli anni Duemila, la villa è stata acquistata da privati che l’hanno restaurata per riportarla agli antichi splendori, ma purtroppo essendo abitazione privata, non è visitabile all’interno. Questo non ha fatto desistere i molti fan del film dal suonare il campanello di giorno e di notte, con la speranza di potersi fare una foto dentro Villa Scott.
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Se poi siete fan di Dario Argento, potreste fare un giro anche nella non distante piazza Crimea, in cui si trova la Casa dell’obelisco, che è stata il set del film Il gatto a nove code.