True love will find you in the end, cantava il poeta. Certe cose le sai perché le senti, non hai bisogno di tante spiegazioni, di chiromanti o terapie. Chiamala chimica, chiamalo sentimento popolare che nasce da meccaniche divine, alla fine sempre lì arrivi, a sentire il bisogno dell’altra persona accanto, perché quando non c’è ti manca qualcosa. A voler dare il meglio di te all’altra, perché altrimenti il meglio va sprecato. Sono tutte cose che sai e che di certo non te le deve insegnare qualcuno, perché ognuno ama a modo suo, coi tempi e le modalità che sono più adatte alla coppia e ogni coppia è un mondo a parte.
A riassumere un mare di concetti, astrazioni e sentimenti, ci pensano le illustrazioni di Hyocheon Jeong, che raffigurano alcune coppie negli atti della consuetudine giornaliera, quando l’amore ti sorprendi che neanche te ne accorgi.
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Ciò che vedi sembra niente di speciale, proprio come i soggetti che ritrae, ma la sua forza è tutta lì, nel non cercare la posa a effetto. Si parla di abbracci, di passi a due in sala da pranzo, dormire a cucchiaio o guardarti dormire in macchina quando avevi giurato di rimanere sveglia per farmi compagnia, di farti assaggiare un po’ del mio dolce, anche se sai quanto sono geloso del cibo nel mio piatto.
Ci sono i baci sotto la pioggia, che al limite prendiamo il raffreddore insieme, ci sono io che mi lascio truccare solo per farti ridere, ci sei tu che mi hai avvolto nelle luci di Natale per farmi sentire un regalo, mentre il cuore mi scoppia. Le cose che succedono quando ci sentiamo innamorati.
Niente più di quello che vedi, che senti. Sarà che l’amore è nelle piccole cose, quelle che se facessi pulizia in casa, potresti mettere negli scatoloni in soffitta e invece lasci lì per qualche motivo che neanche sai. Nelle parole delle canzoni romantiche che ti vergogni a dire in giro che ti piacciono, però vuoi non vuoi ti rimangono sempre in testa. Due gesti, uno sguardo, non ci vuole altro.