Il 16 marzo 2002 moriva Carmelo Bene, regista, attore, drammaturgo e uomo dal genio impossibile di cui oggi è rimasto tutto e niente, o forse meno ancora: “formule filosofiche e criptiche o supercazzole cantilenate” erano il suo marchio di fabbrica, scrive Gianmarco Aimi su WNR.
Noi però oggi, a 15 anni dalla morte, facciamo così: ci riguardiamo il leggendario “Uno contro tutti” da Maurizio Costanzo, è lì sopra, basta fare play.
Ma volendo approfondiamo. Carmelo Bene infatti andò tre volte al Teatro Parioli, nel 1990, 1994 e 1995: pensate che esistono benefattori dell’umanità che hanno trascritto tutte e tre le puntate – si trova il file pdf su Archive.org – e ci sentiamo di affermare con buona certezza che quel pdf è una delle cose migliori prodotte dall’intelligenza collettiva dell’internet.
Potrete così copiare e incollare “Non parlo a chi mi rompe i coglioni con l’essere e con l’esserci, non voglio parlare con l’ontologia, abbasso l’ontologia, me ne strafotto! Parli con il professor Heidegger non con me, parli con Heidegger e vada a fare in culo” e usarlo per chiudere con stile le discussioni che vi hanno stancato su Facebook, per dirne una.
Se invece vogliamo passare una serata a riascoltare cosa proponeva una volta il servizio pubblico, nello specifico Radio Rai, potremmo andare a fare un giro nelle Teche Rai. Dove ci sono le puntate cui partecipò Carmelo Bene de Le interviste impossibili, un ciclo di incontri con personaggi storici – Tutankhamon, Nostradamus, Casanova, Charles Dickens, Attila e molti altri – andato in onda dal 1973 al 1975 cui spesso Bene prestò la voce.
Contando che tra gli autori del programma – per fare due nomi due – c’era gente come Alberto Arbasino o Edoardo Sanguineti, è venuta fuori una cosa fatta piuttosto bene. Anzi, Bene.
Non avete tempo di leggere o ascoltare niente?
Basta questo, è sempre molto bello.
https://www.youtube.com/watch?v=0w6Q_zfECGA