https://youtu.be/DDqOi97YaDs
Ieri su Rete 4 si è verificato un corto circuito tra la televisione del ventennio berlusconiano e l’internet dei troll e della dab dance. Uno scontro mediatico che segna il punto di non ritorno dell’ex tubo catodico e la propaganda politica old school.
Il programma è Dalla vostra parte, condotto da Maurizio Belpietro. In collegamento c’è la sempreverde Alessandra Mussolini, in studio Bello Figo, il lol rapper che ha infiammato la campagna referendaria con la sua canzone in favore del sì e che ha centinaia di migliaia di follower su YouTube.
Belpietro mostra il video di Non pago affitto, in cui Bello dice chiaramente di non voler pagare l’affitto né di fare l’operaio, di volere il wi-fi, lo stipendio e l’albergo a 4 stelle. Un video ironico, una parodia sui luoghi comuni che i reazionari tirano fuori quando si parla d’immigrazione. Apriti cielo.
Perché sia un’inquisizione con tutti i crismi, in assenza di Torquemada, Belpietro ha in collegamento una famiglia di Varese la cui casa secondo lo show è stata data ai profughi e un sacco di gente incazzata di Rosarno che ha occupato le case degli immigrati al grido di “Hanno più rispetto per i cani che per noi cristiani”.
Sembra profilarsi una débâcle per il ventenne rapper parmense originario del Ghana. Invece, popcorn alla mano, assistiamo a una trollata che dichiara la vittoria della satira sul populismo. Punto e a capo.
Da Rosarno si dice che è una vergogna che l’affitto glielo paghino loro con le tasse. “Va bene, l’importante è che ce l’abbiamo” replica Bello ridendo. La Mussolini, con la dignità tipica di chi fa la moralizzatrice tutta patria, casa, chiesa e famiglia col marito che ha patteggiato per il reato di prostituzione minorile, gli canta una canzone in napoletano, dedicata “a lui e a tutti quelli come lui” invitandolo ad andare a casa. Bello ride di nuovo ed esclama “E invece noi siamo qui!”, poi le risponde con la dab dance, la mossa resa celebre da Paul Pogba nelle sue esultanze. Trolling allo stato puro. E ancora, dice che loro sono qua perché Mattarella e Renzi gli hanno detto che ci possono stare e che se la vogliono vivere bene. BOOM. Parte il degenero.
“Ma vai nel tuo paese, vai nel Ghana” urla la Mussolini. “Questo è il mio paese, come faccio a andare nel mio paese, ci sono già!” risponde Bello Figo.
Bello Figo parla anche del suo stile e sostenendo che va capito, che in sostanza usa iperboli per far presa su un maggior pubblico, ma che i contenuti sono reali. Una lezione di 2016 fatta a un pubblico totalmente esterrefatto, che non sa cosa siano le parole troll o swag, che sente minacciati i patri confini, che prende le sue parole come un insulto alla memoria della patria e del tempo in cui i treni arrivavano in orario.
Questa è la conclusione a cui arriviamo noi e a cui arriva chi conosce Bello Figo o ha una conoscenza minima delle dinamiche online e del concetto di trolling. Poi ci sono gli altri, quelli che non guardano il video di Bello Figo online, ripreso male da uno smartphone, ma guardano la puntata. E non sono tre persone, secondo i dati Auditel, ieri Dalla Vostra Parte ha fatto registrare circa un milione e mezzo di spettatori, che, presumibilmente, hanno reagito come nei commenti al video qui sotto.
La pagina Facebook Basta Ingiustizie mostra il “video vergognoso dell’immigrato che prende in giro gli italiani” e i commenti sotto di esso rivelano che in pochi hanno preso in modo sportivo le parole di Bello Figo. Il tono dei commenti è interessante: Banane uh uh, gli tirerei il collo, fannulloni, vanno presi a calci nel culo insieme al PD, abbatterlo a colpi di lupara, mandiamoli via votiamo NO.
Che l’intervento di Bello Figo su Rete 4 fosse del tutto fuori contesto è una cosa palese, come che fosse chiamato lì per fare da bersaglio a tutta la rabbia del pubblico del programma di Belpietro. Lui è stato bravo a tenere botta con il suo personaggio, di fronte agli attacchi esterni e “noi dell’internet” siamo qui a parlare di trollaggio, di swag e di dab dance, guardando con grande ironia la crew di sindaci con le braccia conserte che fanno brutto e intimano a Bello Figo di chiedere scusa al paese.
Numericamente, però, siamo il nulla rispetto al numero di telespettatori di Dalla Vostra Parte e soprattutto rispetto alle persone che nei prossimi giorni, settimane, mesi vedranno il video di questo ragazzotto nero strafottente che dice di voler fare la bella vita con i soldi degli italiani. Un video che, siamo pronti a scommetterci, vedremo condiviso nei prossimi anni, presentato sempre come nuovo e come ennesimo insulto agli italiani che lavorano e non arrivano a fine mese.
Dieci minuti di trollata rischiano di essere il peggior boomerang possibile sul discorso immigrazione e integrazione.