LIBRI FIGHI scritto così, in capslock, è una rubrica che esce ogni giovedì su Dailybest, ma magari più spesso, chissà. Cosa ci mettiamo in questa rubrica? Lo dice il nome, si spiega da sola.
Non solo nuove uscite però, anche classici o meraviglie sconosciute. Hai un LIBRO FIGO che ti piace tanto, che è importante, che pensi dovremmo leggere tutti e vuoi spiegarci perché? Che bello: sono 2500 caratteri spazi inclusi.
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Nato a Milano il 24 ottobre 1907, cresciuto un po’ in quel di Badia Polesine dove i suoi genitori avevano un albergo, morto il 29 settembre del 1998, Bruno Munari è stato uno dei giganti del design italiano. Designer sì, ma non solo: Munari è stato anche artista, scrittore, ricercatore poliedrico, figura leonardesca, creatore di aforismi come questo: “Quando qualcuno dice: questo lo so fare anch’io, vuol dire che lo sa rifare, altrimenti l’avrebbe già fatto prima”.
Munari viene ricordato spesso per i libri per bambini, piccoli grandi capolavori ancora oggi, anche perché a proposito dei piccoli di essere umano diceva che “C’è sempre qualche vecchia signora che affronta i bambini facendo delle smorfie da far paura e dicendo delle stupidaggini con un linguaggio informale pieno di ciccì e di coccò e di piciupaciù. Di solito i bambini guardano con molta severità queste persone che sono invecchiate invano”.
Oggi però parliamo non di un libro destinato a piccoli: ma utilissimo in altre fasi della vita, da ragazzi o da adulti. Si intitola Da cosa nasce cosa, e Bruno Munari lo pubblicò con Laterza nel 1981, ormai 35 anni fa. È un libro che immagino utilissimo se siete architetti, se siete designer, non ho le competenze per assicurarvelo, non essendo né un architetto né un designer.
Quel che conta è che Da cosa nasce cosa è anche e soprattutto un manuale per risolvere ogni problema non solo nel design, ed è utile per imparare una lezione importantissima, ovvero che la creatività è utile, è bella, serve, ma senza esagerare.
Munari vi fa anche uno schemino, cosa volete di più?
Sembra strano che uno dei grandissimi creativi della storia del design italiano tra le righe ci consigli di mettere un freno alla creatività – o meglio: di usarla al momento giusto, un po’ come ci ricorda Enzo Mari – ma lo fa a buon fine.
Lo fa per insegnarci un metodo per risolvere i problemi, un metodo che spesso non abbiamo, che raramente abbiamo imparato, che qualche volta abbiamo scordato. Sennò non avremmo tutti questi problemi da risolvere.
Munari ovviamente parla la lingua di chi progetta, ma quel linguaggio riesce a renderlo comprensibile e concreto anche a chi nella vita fa tutt’altro.
È un libro pratico Da cosa nasce cosa, e anche solo le prime cinquanta pagine riescono a far nascere qualcosa di straordinario, fanno venire voglia di fare le cose. E soprattutto di portarle a termine: da A a B.
Mica cominciarle e basta, che son buoni tutti.