Prima di Max Pezzali, il post modernismo, la retromania e la nostalgia del giorno prima, esistevano a fatica. I cantanti parlavano delle storie d’amore andate male o della vita in generale, tirandolsela un po’ da grandi esistenzialisti anche quando avevano sì e no l’età per guidare la macchina.
Poi è arrivato un ragazzotto di Pavia, non particolarmente avvenente, né particolarmente carismatico e ha scardinato i cuori di milioni di italiani con i suoi racconti popolari che parlano di una maggioranza silenziosa, alla quale non erano mai state dedicati versi: quella dei cazzoni da bar, delle immense compagnie di personaggi post felliniani, il cui unico traguardo è la figa.
Giovani uniti da giuramenti di sangue, in grado di non riuscire mai a rimorchiare nemmeno per sbaglio, disoccupati che rimpiangono i tempi della scuola, che si vestono male e parlano peggio. Praticamente l’emblema dell’italiano medio nel 2016, ma 25 anni prima.
Nella galleria qua sotto abbiamo analizzato il testo dei componimenti del Pezzali e li abbiamo adattati alle situazioni di vita nel 2016.
Guarda la gallery Tranquillo siam qui noi Gli amici se sapessero che sono proprio io, pensare che credevano che fossi quasi un Dio Quattro deficienti a fare cazzate come non succedeva da un sacco di tempo Se sei amico di una donna non ci combinerai mai niente+10
Max, nel periodo degli 883 è stato un profeta al pari dei più illuminati evangelisti ed è riuscito a descrivere meglio di chiunque altro la vita noiosa della provincia, con i suoi tanti vizi e le sue poche virtù.
Il suo è un eroe inadatto sia alla vita della grande città che a quella del piccolo centro, ma così pieno di testosterone da poter ripopolare il mondo e forte solo quando è attorniato dai suoi amici.
All’interno della propria cameretta, lontano dalle luci della sala giochi, il campione pezzaliano rivela tutta la sua fragilità e si lascia andare a lunghi spleen da poeta maledetto, con una metrica anch’essa maledetta dai più grandi logopedisti della penisola.
Purtroppo nell’arco della carriera, Max è diventato contro ogni aspettativa adulto e ha tentato di promuovere questa nuova fase della vita come una roba figa, ma gli si legge negli occhi del cuore tutta la nostalgia agli anni del motorino sempre in due.