Art
di Marco Villa 27 Giugno 2016

Queste illustrazioni spiegano perché su Facebook gli altri prendono più like di te

Perché tutti noi ogni giorno ci mettiamo davanti a una giuria che ci dà un voto con like e commenti

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Un tempo solo chi faceva l’attore o il politico aveva la consapevolezza di essere parte di una recita pubblica. Dal palco di un teatro a quello di un comizio, le differenze non erano tante e c’era sempre una grande certezza: un pubblico pronto ad applaudire o fischiare. Certo, che si trattasse di attori o politici, si parlava comunque di professionisti in grado di reggere -quasi sempre- il giudizio degli altri. Oggi le cose sono cambiate in modo drastico: tutti noi siamo soggetti a giudizio e il risultato non può essere nascosto.

Il luogo non è più il palco, ma Facebook: foto, commenti, like, tutti elementi che indicano il successo o la disgrazia di una persona. Con i social network è diventato evidente che siamo sempre sottoposti al voto di una giuria e che i giurati ovviamente possono essere manipolati in modo tutt’altro che complicato. Da questi assunti è nata l’idea di People on FB, progetto dell’illustratrice italiana Giovanna Giuliano, che abbiamo contattato per una breve intervista.

 

 

Inizierei con una tua breve presentazione: qual è la tua storia?
Come tanti illustratori non sapevo fosse questa la mia strada, si è formata pian piano. Sono sempre stata attratta dai colori e dai pennarelli, era il mio gioco preferito fin da piccola. Ho frequentato l’istituto d’arte a Trieste, mi sono laureata in grafica pubblicitaria all’Accademia di Belle Arti di Venezia e ho iniziato a lavorare come grafico pubblicitario freelance una decina di anni fa. Dalla grafica sono passata pian piano all’illustrazione fino a dedicarmici completamente da gennaio di quest’anno. Non potevo fare scelta migliore. Non tornerò mai più indietro.

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In queste illustrazioni poni l’attenzione sul fatto che la nostra vita online è costantemente sottoposta al voto di una giuria, formata dai nostri amici sui social network: la vedi come una cosa snervante o stimolante?
Secondo me i social bisogna prenderli per il verso giusto. Io trovo che siano un buon mezzo per restare in contatto con tantissimi colleghi e avere un’opinione sul proprio lavoro da amici ma soprattutto da altri illustratori. Preferisco i commenti ai semplici like, ma non la vivo in maniera snervante. Non sono sicuramente dati su cui basare il proprio lavoro e tantomeno la propria vita. A volte la quantità di “like” o di cuoricini può condizionare un po’ le scelte di un’artista. Però credo che importante sia disegnare quello che vuoi raccontare tu, non quello che le persone vogliono sentirsi dire.

Nelle illustrazioni hai collegato comportamenti e immagini con reazioni in termini di commenti, like e interazioni, come a dire che c’è uno schema fisso che segue poche variabili piuttosto prevedibili. Qual è secondo te la combo peggiore, quella che è sfacciatissima, ma riscuote sempre like a profusione?
Ci sono persone che si basano molto sulla quantità di like raggiunta e alle volte ne fanno quasi una questione di vita o di morte. Ognuno usa i social come meglio crede e si fa “coinvolgere” dal successo riscosso. Se vuoi avere un sacco di like comunque postare selfie e gattini è sempre una garanzia.

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Di nuovo, questa facilità può condizionare un’artista? Mi spiego: non solo per un singolo, ma anche per un artista può essere facile individuare quegli elementi che possono garantire una diffusione esponenziale di una propria opera.
Mah, ci sono talmente tante variabili da calcolare che non credo nessuno abbia la ricetta segreta per raggiungere “tutto e tutti”. Dopo un po’ di tempo a pascolare su Facebook, su Tumblr etc etc però si riescono ad individuare alcuni elementi che effettivamente possono far diffondere il tuo lavoro in maniera più ampia. Postare agli orari giusti, evitare i post della domenica e nei giorni di festa in generale (se a Natale sei su Facebook non va bene!), postare lavori dove tante persone si identificano o trovano collegamenti con la loro storia e poi, sui social o in qualsiasi altro luogo, produrre lavori di qualità che raccontino una storia, possibilmente la propria storia.

Se dovessi indicare tre nomi di artisti che ti hanno spinto a fare questo lavoro, chi diresti?
Artisti che con le loro illustrazioni mi hanno spinto a fare questo lavoro sono tantissimi, a vagonate direi! Tra chi ha fatto nascere in me l’amore profondo per l’illustrazione ne cito alcuni: la mia professoressa d’illustrazione all’accademia di Venezia e grande illustratrice Marilena Nardi, poi Lorenzo Mattotti, Malika Favre, Jean Jullien ed Emiliano Ponzi.

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