Intendiamoci: noi a Dailybest amiamo tantissimo la natura, le foreste, i mari, le montagne, le spiagge. E amiamo anche tutti i loro abitanti: qualunque sia il numero dello loro zampe o dei loro tentacoli.
Ma ci sono alcuni casi in cui anche il nostro amore per la natura traballa, o almeno, si ferma a riflettere: ci sono animali spaventosi infatti, degli animali che sì, sono curiosi, strani, bizzarri, ma che non vorremmo mai e poi mai incontrare per nessun motivo. Tantomeno in vacanza questa estate.
Quella che segue è una lista parziale e in aggiornamento
Calamaro gigante
https://www.youtube.com/watch?v=iT8-mVREDr0
Più simile al mostro lovecraftiano Cthulhu che a quei simpatici anelli che mangiamo fritti a pranzo in spiaggia. Non è aggressivo, ma non si sa mai.
Come non incontrarlo? È presente in tutti gli oceani, ma se ne sta nelle profondità marine, difficilmente ne troverete uno a riva. Però nel video lì sopra c’è un sub che ci nuota insieme…
Granchio del cocco
È il più grande artropode del mondo, rompe le noci di cocco, ma non penserete a questi due aneddoti quando lo incontrerete: penserete a scappare lanciandogli del cibo per rallentarlo.
Come non incontrarlo? Evitare l’Isola di Natale, nell’Oceano Indiano, o le Isole Cook, nel Pacifico.
Tarantole di ogni genere
Che fascino gli aracnidi, creature davvero meravigliose: ma meglio se osservate in natura o in un museo di storia naturale. Quella lì sopra è una tarantola della specie Theraphosa Blondi, soprannominata “mangiatrice di uccelli”, ma tranquilli, Wikipedia precisa che “solo raramente si nutre di piccoli volatili“. A posto allora.
Come non incontrarla? Alla larga dal Centro e dal Sudamerica.
La Caravella Portoghese
Celenterato marino, non è una medusa ma un aggregato di organismi distinti che preferiremmo non incontrare mai: i suoi tentacoli sono urticanti, ma lei se ne sta nel mezzo degli oceani, è difficile che arrivi fino alle coste. Difficile, ma non impossibile: grazie al vento e alle correnti.
Come non incontrarla? Vive al largo negli oceani Atlantico, Indiano e Pacifico, praticamente ovunque.
Il Re di Aringhe
È davvero bellissimo il Regalecus Glesne, detto anche Regaleco, Re di Aringhe oppure Oarfish, nel mondo anglosassone, infatti eravamo in dubbio se inserirlo o meno in una lista di animali spaventosi. Ma ci sta: probabile che vedendolo i marinai fecero nascere le prima leggende sui mostri marini, anche se questo pesciolone osseo è solo un inoffensivo e affascinante gigante dei mari, che può superare i 10 metri di lunghezza.
Come non incontrarlo? Tranquilli, è un pesce abissale: se ne sta dai 300 mt di profondità in giù. Anche nel Mediterraneo, dove è rarissimo.
Camel spider
Non proprio un ragno, non proprio uno scorpione, però piuttosto rapido a muoversi. Si dice che i soldati US di stanza in Iraq ne fossero terrorizzati già dagli anni novanta, dai solifugi, buffi animaletti che appartengono all’ordine degli aracnidi e prendono il loro nome scientifico dalla tendenza a fuggire dalla luce del sole, cercando l’ombra. Immaginate voi nel deserto. Immaginate che cosa sta facendo ombra: voi. Immaginate che cosa corre dietro alla vostra ombra. Ecco. Innocui ma bruttini.
Come non incontrarli? Alla larga dalle zone aride di Americhe, dell’Africa e dell’Asia. Ma proprio alla larghissima.
Calabrone gigante asiatico
La Vespa Mandarinia fa abbastanza paura. Anche perché la sua puntura conficca nella nostra pelle un pungiglione lungo 6mm con un veleno dolorosissimo e in alcuni casi letale. Lunga circa 5 cm, con un’apertura alare che può toccare i 7,5 cm, vive nelle regione asiatiche temperate e tropicali.
Come non incontrarlo? Mai, per nessun motivo, avvicinarsi alle aree montane del Giappone. Ma va detto che la Vespa Mandarinia è presente spesso in Asia: in Cina, a Taiwan, in Indocina, in Nepal, India, Sri Lanka.