Una scatola più o meno rettangolare, più o meno grande, più o meno comoda da trasportare. Ridotta ai minimi termini, una valigia non è altro che questo: uno degli oggetti che meno si è trasformato nella storia della civilità umana. Aggiungeteci delle ruote, ma di fatto la differenza tra le nostre valigie e i bauli dei parrucconi del ‘700 è davvero minima.
Per dare un netto cambiamento alla valigia occorreva arrivare alle app e all’internet delle cose, ovvero tutto quel mondo che prende i vantaggi e le innovazioni dell’online e le cala nella realtà concreta di tutti i giorni.
Ad esempio trasformando un normale trolley in una valigia smart. Non è il solito aggettivo messo a caso per dare una pennellata di novità, perché questa volta i cambiamenti ci sono davvero.
Prendete la Bluesmart, ad esempio: ha un blocco che può essere attivato direttamente dallo smartphone, un localizzatore gps per controllare sempre dove si trova e tracciarla in caso di furto o smarrimento, una bilancia incorporata per evitare di superare i limiti di peso e una batteria interna che permette di ricaricare i propri dispositivi.
Progetti simili sono stati portati avanti anche da Samsonite, dalla tedesca Rimowa e da Raden, sempre con l’obiettivo di ridurre i disagi e le complicazioni che spesso i viaggi aerei portano con sé: un altro aspetto che i produttori stanno cercando di affrontare è quello del check-in dei bagagli, che in alcuni casi possono essere effettuati direttamente con queste valigie smart. I prezzi variano a seconda del marchio, ma alcune di queste valigie, come ad esempio Away, hanno prezzi perfettamente in linea con prodotti tradizionali.
Niente più chiavi minuscole che si perdono facilmente, stop all’ansia del peso del bagaglio e via anche la rottura del check-in. Mica male.
FONTE | Lostateminor