Immaginate se un bel giorno il vostro letto assumesse sembianze umane iniziasse a parlarvi: “Dobbiamo parlare. Devo confessarti una cosa, è un po’ che me la tengo dentro e ora sta diventando pesante, il martedì sera quando esci per il corso di yoga, ecco, non so come dire (…) sopra di me con Francesco, si sdraia un’altra. Solo il martedì però! Il fatto è che non si sdraiano e basta (…)”
Questa scenetta diventerà qualcosa di verosimile grazie all’unione – potenzialmente fatale per moltissime coppie – della tecnologia con la mente di un produttore di materassi spagnolo. Durmet è il brand che ha lanciato Smarttress: il materasso che svela i tradimenti.
L’idea, spiega Damien Lucas a nome dell’azienda, è nata partendo dal fatto che gli spagnoli sono il popolo più infedele d’Europa. “Abbiamo pensato che per Durmet fosse un’occasione d’oro quella di produrre materassi che ti facciano dormire bene la notte e che ti permettano di stare tranquillo anche durante il giorno.”
Come funziona? All’interno di Smarttress, precisamente nella rete del materasso, sono posizionati 24 sensori di vibrazione e rilevatori di contatto che collegati a un’applicazione ti danno una serie di informazioni su come il tuo letto viene usato.
Smarttress manda degli alert sullo smartphone comunicandoti dati molto precisi sull’attività svolta dagli ospiti del materasso:
- Velocità dei movimenti
- Intensità e impatto per minuto
- Punti di pressione
Insomma non solo scoprirete se il vostro partner vi tradisce ma anche se l’amante è più o meno bravo/a di voi.
Nei commenti al video di presentazione del prodotto si leggono naturalmente una serie di critiche. C’è chi dice che una classica videocamera è decisamente più economica mentre altri propongono invece di assumere allo stesso prezzo del materasso (1500€) un investigatore privato.
La dura verità è che se il vostro partner vuole davvero tradirvi non avrà solamente il letto di casa per farlo. Nonostante ciò gli affari per Durmet sembrano andare bene, dopo il lancio l’azienda produce infatti 70 Smarttress al giorno.
FONTE | recode