Quando abbiamo letto che la Sony stava producendo un film basato sugli emoji, le faccine con le quali comunichiamo sui social o sulle app di messaggeria, ci siamo guardati tutti un po’ così. L’idea di per sé ci può anche stare, d’altra parte dopo che la parte industrializzata del mondo è impazzita per i Minions, vale davvero tutto.
Il punto a sfavore dell’operazione, semmai è proprio lo svolgimento. Come si fa a creare una storyline, una sceneggiatura che funzioni per un’ora e mezza servendosi solo della faccina triste, di quella felice e di tutte le altre che siamo soliti usare tutti i giorni? Ok, direte voi, niente di più semplice, sono anni che non facciamo altro. Però una cosa è veicolare messaggi privati, una cosa è intrattenere pubblico.
Oggi sappiamo qualcosa in più: durante l’ultimo CinemaCon, la presidente di Sony Pictures Animation, Kristine Belson ha spiegato che nel nostro telefono c’è tutto un mondo segreto in cui vivono le emoji: la Emoji Valley. Lo schermo del telefono quindi diventerà parte integrante del film e ci saranno dei cameo “interpretati” da alcune delle app più famose (si pensa a Spotify).
Yes, the movie takes place inside a freakin smartphone. And they’ve partnered with big name apps for, I guess, accuracy. And #brands.
— Bryan Bishop (@bcbishop) 13 aprile 2016
A questa notizia, alcuni commentatori hanno reagito entusiasti e già lo reputano un possibile Inside Out 2, girato in uno smartphone che analizza se stesso. Di certo non è la prima volta che la cinematografia esplora dall’interno il mondo tecnologico o quello della cultura digitale, basti pensare a Tron, il film di fantascienza della Disney del 1982, in cui i protagonisti si davano battaglia all’interno di un computer.
Anche la cultura pop è stata protagonista di pellicole, come nel caso del geniale LEGO Movie del 2014 che aveva come protagonisti gli uomini e le costruzioni della famosa casa di mattoncini danese.
Di precedenti interessanti ce ne sono, adesso staremo a vedere come verrà sviluppata la trama, se in modo tradizionale, per bambini, in una sorta di Puffi con la faccia gialla e l’espressione fissa, oppure se Sony ci sorprenderà con un film innovativo. Di sicuro i personaggi non mancano, dal classico smile alla faccia pupù, dalla quale ci aspettiamo grandi cose.
FONTE | The Verge