Oggi il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, il fisico Stephen Hawking e il magnate russo Yuri Milner hanno annunciato un nuovo progetto spaziale che ha l’obiettivo di raggiungere la stella Alpha Centauri ad una velocità mai sperimentata fino ad ora. Si chiama Breakthrough Starshot e si tratta di una navicella spaziale grande quanto un francobollo che, grazie ad un innovativo sistema di propulsione, potrebbe percorrere più di 100,000 miglia in un’ora, circa il 20% della velocità della luce.
I’m proud to join Yuri Milner and Stephen Hawking for a new space initiative to go beyond our nearby planets to explore…
Posted by Mark Zuckerberg on Wednesday, April 13, 2016
Questo significherebbe che in pochi giorni la navicella potrebbe superare Plutone e, nell’arco di vent’anni, arrivare fino alla stella Alpha Centauri. Questo nuovo sistema di navigazione si basa sull’utilizzo di un innovativo materiale chiamato LightSail che sfrutta la luce per muoversi nello spazio.
La micro-navicella sarebbe guidata da una serie di raggi laser proiettati da una seconda navicella in orbita. Ovviamente all’interno di questa minuscola struttura sanno presenti moltissimi sensori di rilevamento e altri strumenti utili per fare esami, catturare immagini e tutto quello che serve per le missioni esplorative.
Il progetto sarà seguito da Pete Worden dell’Ames Research Center della NASA e ha avuto anche l’appoggio del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg. Al momento non è ancora stata stabilita la data di inizio del viaggio spaziale: secondo quanto è stato dichiarato nella conferenza stampa, il primo obiettivo del progetto è dimostrare la fattibilità di questo nuovo metodo esplorativo che potrebbe rivelarsi rivoluzionario e permetterci di perlustrare nuovi pianeti senza bisogno di una navicella provvista di equipaggio.
Come afferma lo stesso Hawking, le possibilità di incontrare nuove forme di vita su Alpha Centauri sono molto basse ma la scoperta di nuovi pianeti abitabili dall’uomo sarebbe altrettanto importante. “Per sopravvivere come specie – conclude il fisico – dobbiamo sicuramente raggiungere le stelle. Oggi ci impegniamo per il prossimo grande salto nel cosmo”.