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di Gabriele Ferraresi 6 Aprile 2016

Che cosa vuol dire il messaggio che ti è arrivato su WhatsApp

È arrivata la end to end encryption anche sul servizio di messaggistica istantanea

whatsapp_crittografia  WhatsApp ha annunciato così la crittografia end to end ai suoi utenti

 

Ieri moltissimi utenti di WhatsApp si sono trovati nelle chat un messaggio che non avevano mai visto, diceva: “i messaggi che invii in questa chat e le chiamate sono ora protetti con la crittografia end to end. Tocca per maggiori informazioni”.

Volendo saperne di più si finiva sul sito dell’app, dove viene spiegata nel dettaglio la crittografia end to end, definitivamente implementata giusto ieri. Se non avete ancora visto nulla, aggiornate l’applicazione e vedrete il messaggio. Perché ne parliamo? Perché non è solo roba per smanettoni, anzi.  Perché ora le nostre conversazioni sono virtualmente inaccessibili a chiunque, oltre a noi e alla persona con cui stiamo chattando o telefonando.

Proprio così: le nostre chat e le nostre conversazioni non vengono conservate su un server, né da nessun’altra parte, ma sono solo sui nostri telefoni. Se ci pensate un attimo, è una rivoluzione enorme in termini di privacy, altro che FBI vs Apple, come giustamente nota Wired US. Adesso ci sono un miliardo di persone che hanno accesso a un sistema di messaggistica istantanea con crittografia end to end. Finora era Telegram l’app più diffusa a offrire una feature di questo tipo.

 

crittografiaendtoend

 

Ma Telegram ha una grossissima differenza con WhatsApp. Gli utenti attivi: per Telegram oltre 100milioni, contro oltre un miliardo.

Di end to end encryption avevamo parlato tempo fa con Riccardo Meggiato, giornalista tech e consulente forense a proposito dell’arresto in Brasile di Diego Dzodan, dirigente di Facebook fermato in Brasile a causa della poca collaborazione di WhatsApp con le autorità carioca.  Meggiato, ci aveva raccontato così la crittografia end to end “In teoria la crittografia E2E è invalicabile anche da chi produce il software, WhatsApp in questo caso. In realtà, l’integrazione della tecnologia in WhatsApp è ancora in corso. Le ultime notizie risalgono agli inizi di gennaio, quando Jan Koum, co-fondatore di WhatsApp, ha detto che “siamo a circa due mesi dalla sua attuazione, a breve ne parleremo“. Anche l’avessero attivata negli ultimi giorni, tutto ciò che c’era prima non era stato crittato. Ma notizie sull’attivazione E2E non ne ho viste, quindi credo che WhatsApp non stia dicendo la verità“. È passato qualche mese da allora: e WhatsApp ha mantenuto la promessa.

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