Carlo Verdone è sbarcato da poco su Facebook. Ma l’ha fatto nel migliore dei modi. Regalandoci una miniera di ricordi di un’epoca che chi oggi ha trenta, quarant’anni, ha in parte vissuto e in parte sfiorato, e mettendo insieme le memorie del suo cinema e della vita di tutti noi. Un po’ quello che ha fatto anche nelle sue pellicole.
Ora che è passato un po’ di tempo dal suo esordio sul social network vogliamo mettere insieme le dieci storie, ricordi, aneddoti più belli che Verdone ha raccontato sul suo account.
Senza stare a fare una classifica è tutto pari merito, tutto fantastico allo stesso modo.
La notte prima di Un sacco bello e Sergio Leone che gli citofona
Il 19 gennaio del 1980 usciva nelle sale “Un sacco bello” .La notte che precedette il primo ciak rappresenta uno dei…
Posted by Carlo Verdone Official on Tuesday, January 19, 2016
Il 19 gennaio del 1980 uscì nelle sale Un sacco bello. Verdone all’epoca aveva quindi 29 anni, un’età in cui oggi è tanto se sei uscito di casa e hai un bilocale in affitto, ed esordiva alla regia. Verdone racconta nel post della notte prima dell’inizio delle riprese, in cui il regista Sergio Leone – che al tempo aveva già girato tutti i suoi capolavori, tranne C’era una volta in America – gli viene sotto casa a mezzanotte, citofona, e immaginando l’insonnia di Carlo lo porta a fare due passi.
Gli scherzi di Troisi e il ricordo della Sora Lella
Mi chiedete in tanti del famoso nastro in audiocassetta dove Massimo Troisi mi fece lo scherzo fino a scaricarmi la…
Posted by Carlo Verdone Official on Sunday, February 21, 2016
Già ma di quale scherzo di Troisi si tratta? L’aveva raccontato Verdone stesso a Repubblica nel 2012: “Stavo andando a casa sua, Massimo sapeva che aspettavo una telefonata importante e che da me avrebbe risposto la segreteria. Si mise là e me la scaricò. Parlando di fila per 30 minuti con un nastro. Diceva: Carlooo… egghià Carlo… rispunne… lo so che staje là… Carlooo… e dai Carlo nun fa accussì. Mezz’ora di seguito. Ma lo fece con una padronanza della voce, con una variazione di toni e di sfumature, da altissimo teatro. Tanto che l’ho conservata per tutti questi anni. È una lezione di recitazione”. Prima ancora si trattava di una vendetta. Verdone racconta: “La settimana prima uno scherzo glielo avevo fatto io. Camuffai la voce e dissi che chiamavo da parte del sindaco di Trieste, mi presentai come l’assessore alla cultura e con una proposta: cento milioni di lire dell’epoca per alcuni monologhi. Lui all’inizio non rispondeva, io andai avanti, lui alzò il telefono, e per cinque minuti ci cascò pure. Poi mi venne da ridere, mi riconobbe. Disse: nun te preoccupà, poi ci pens’io“. E la Sora Lella. Be’, che dire? Lacrime. La nonna che tutti abbiamo, o avremmo voluto avere.
Stasera a casa di Vasco
Questo video fu girato per l’extra del film “Stasera a Casa di Alice” a Bologna , nello studio di Vasco Rossi .Gaetano…
Posted by Carlo Verdone Official on Sunday, February 7, 2016
Per la colonna sonora di Stasera a casa di Alice, Carlo Verdone si affida anche a Gaetano Curreri degli Stadio e a Vasco Rossi. L’incontro con il blasco è eternato in un video capolavoro.
In barca a vela con Massimo Troisi e Christian De Sica, un giorno qualunque degli anni ottanta
Questa foto, inviatami dal mio amico Carlo Lepore (famoso baritono), fu scattata da una sua parente che era su una barca…
Posted by Carlo Verdone Official on Wednesday, February 10, 2016
Eh sì, perché Christian De Sica e Carlo Verdone sono parenti, visto che De Sica ha sposato la sorella di Verdone, Silvia, produttrice cinematografica. Per aggiungere un twist che forse ignoravate, Ramon Mercader, l’assassino di Leon Trotsky, era cugino di Maria Mercader, l’attrice spagnola madre di De Sica. Per cui niente, la storia è incredibile, i gradi di separazione, eccetera.
Quando stava per rompere Alberto Sordi
Porto Santo Stefano 1982. Manca poco rompo il femore a Sordi. Era la scena finale di “In Viaggio con papà”, ed era…
Posted by Carlo Verdone Official on Friday, February 26, 2016
Alberto Sordi aveva un legame fortissimo con Carlo Verdone: mai sposato Albertone e mai avuto figli, e Carlo era forse un po’ quello che cercava in un erede. In ogni caso c’è poco da dire. Verdone gli salta addosso, rischia di spaccargli tutto lo spaccabile, che in fondo nel 1982 Sordi non è un ragazzino visto che all’epoca ha 62 anni e Sordi conclude “Lo sai che giro col bastone per colpa tua? …. io ancora me chiedo che t’è venuto in mente…Nonostante la stronzata che hai fatto la scena fa ridere. Va be’ … lasciamo questa“.
“A stronzo, o fai er cinema o te droghi. M’hai capito?”
IO E MIA SORELLA fu un film di grande svolta nella mia carriera. Abbandonai Roma e abbandonai le caratterizzazioni…
Posted by Carlo Verdone Official on Friday, March 11, 2016
Niente da dire. È tutto bellissimo, tutto, ogni singola virgola. “Come entra barcollante nel nostro bus, per andare a girare la scena in una casa nella zona di Eastbourne, l’organizzatore Piero Lazzari lo prese a sberle in faccia. “No, no! Ah Piero… gli lasci i segni ! Questo deve gira’ !! ” gli urlo. Ma Lazzari era una furia e ci andò pesante: ” A stro..o, o fai er cinema o te droghi. M’hai capito?””
Viaggi di nozze e il bello di rivedersi i film da solo
Non rivedo spesso le mie pellicole. Lo faccio solo se sono in compagnia con qualcuno al quale piace condividere, con me…
Posted by Carlo Verdone Official on Wednesday, March 2, 2016
Viaggi di nozze è un film del 1995 che racconta l’Italia meglio di molti editoriali o manuali di sociologia. E Jessica e Ivano, i due coatti in viaggio di nozze, sono forse i più divertenti tra le coppie immaginate da Verdone, ma non è tanto questo a rendere rilevante il post, ma altro, ovvero la confessione di un Carlo Verdone incontentabile: “Non rivedo spesso le mie pellicole. Lo faccio solo se sono in compagnia (…) Se sono da solo incomincio ad individuare quello che avrei potuto far meglio, in una critica continua che non mi fa godere nulla“. Uno di noi.
I giochi sulla neve e Tognazzi che pensa solo a cucinare
Da un mio vecchio album oggi è apparsa questa foto: io insieme a Lino Banfi e Ugo Tognazzi . Credo fosse il 1986,…
Posted by Carlo Verdone Official on Thursday, February 18, 2016
Foto e aneddoto capolavoro. Metà anni ottanta – siamo nel 1986 – Lavarone, provincia di Trento. Una settimana sulla neve dove si trovano attori e artisti per gareggiare e divertirsi. È un pretesto per farsi una settimana bianca, che Ugo Tognazzi sfrutta al meglio. Non gareggiando assolutamente in nulla: “Il suo sport era quello di stare nella cucina dell’hotel ad inventarsi ricette per tutti noi. Una sera preparò piccatine mentolate di cervo in salsa di ribes e Cointreau: fu un tale insuccesso che tutti lasciarono a poco a poco la sala per andare a mangiarsi un pizza in un posto a quattro chilometri in mezzo a due metri di neve! Tognazzi s’incazzò molto, definendoci dei poveracci provinciali“. Ugo Tognazzi role model, per sempre.
Appeso come un salame e soccorso da Batman, durante C’era un cinese in coma
Mi fa molto piacere che tanti di voi abbiano apprezzato, col passare degli anni, “C’era un cinese in coma”.Lo ritengo…
Posted by Carlo Verdone Official on Tuesday, February 16, 2016
Il film C’era un cinese in coma non è forse il più ricordato tra le pellicole d Carlo Verdone. Ma vale la pena ricordarlo anche solo per questa foto, dove Verdone è appeso come un salame, e soccorso da Batman: “Rimasi 20 minuti appeso alla corda a testa in giù dopo il volo (che ovviamente fece una controfigura). Questo perché si era rotto il motore che doveva far calare di più la corda: fu drammatico perché soffro spesso di una forma di labirintite, e quella posizione era tragica (…) il mio sospetto è che colui che doveva azionare il motore fece un favore ad un paparazzo appostato: infatti la foto me la ritrovai su un settimanale di gossip“.
“Er murena” e gli altri di Troppo Forte
Per trovare gli attori che dovevano recitare il ruolo dei metallari amici di Oscar Pettinari avevo sparso la voce che…
Posted by Carlo Verdone Official on Saturday, January 30, 2016
Troppo forte è un film datato 1986 di Carlo Verdone: racconta di un bullo della periferia romana che vuole sfondare a Cinecittà, ma dopo essere respinto, cerca di arrangiarsi in altri modi… insieme a Verdone c’è anche Alberto Sordi, ma soprattutto servono comparse, con facce truci, e moto da duri. Verdone quelle comparse va a cercarle nelle borgate romane. La voce si sparge, e una mattina di riprese Verdone ricorda “Arrivo a Cinecittà mezz’ora prima dell’orario previsto, e sul piazzale c’erano 300 persone con delle facce tremende, e tutti i dipendenti intenti a togliere lo stereo dalle macchine! Ricordo il “re della penna” , l’ “indiano” , il “vichingo” , il “murena” grande ricettatore, e il “re dello scippo”, che non aveva bisogno del compare dietro perché faceva tutto da solo con il piede“. Stupendo.