Come sapete, la street art ci sta molto a cuore e Blu è uno dei 10 migliori artisti in circolazione, come sottolinea il Guardian. Di lui, recentemente vi abbiamo fatto vedere il suo murales apocalittico a Roma e quello a Rebibbia, ma questo spuntato a Napoli è qualcosa di veramente eccezionale.
Innanzitutto la location scelta, quella dell’ex ospedale psichiatrico giudiziario di via Imbriani, che già da sé dice più di mille parole. Per dare voce ai poveracci che negli anni sono stati rinchiusi in quel luogo orribile, Blu ha dipinto un uomo verde, con gli occhi vuoti, che urla mentre si strappa la maglia da carcerato.
Per creare questo pezzo enorme, Blu si è servito dell’architettura della Fortezza di Sant’Eframo per creare prospettiva e movimento. La faccia infatti è stata dipinta su due lati del palazzo e come bocca, l’artista ha usato una finestra spalancata, che dà perfettamente l’idea dell’urlo.
Anche il profilo del palazzo è stato usato per dipingere il braccio, che segue la linea delle scale rendendo il lavoro praticamente tridimensionale. Qui sotto potete vedere una foto della sua lavorazione. La struttura, fino all”anno scorso era occupata da precari, studenti e attivisti, che si riunivano sotto la sigla Ex Otg Opccupato ed è dedicato proprio a loro, che nel tempo hanno recuperato le stanze e i giardini dell’ex ospedale per aprirle alla gente del quartiere.
Nonostante sia sempre rimasto anonimo, Blu è nato a Senigallia e ha iniziato a farsi conoscere nel 1999, al Livello 57 a Bologna. La sua azione più famosa, nel 2007 quando insieme a Banksy, Mark Jenkins, Ericailcane, Swoon e Faile è andato in Palestina per dipingere sulla barriera che la separa a Israele. Le sue opere, in Italia, possono essere viste a Bologna, Milano, Firenze, Roma, Ancona, Messina, Lecce e Grosseto. E adesso, anche nel quartiere Materdei, a Napoli.