A quasi 15 anni di distanza dall’11 settembre 2001, dopo ben 12 anni di lavoro, riapre la storica stazione del World Trade Center.
La nuova struttura, il cui nome esteso è World Trade Center Transportation Hub, è stata realizzata dall’archistar spagnola Santiago Calatrava, conosciuto per il suo design organico, con cui ha disegnato l’Auditorium di Tenerife o l’interno della BCE Place Gallery a Toronto, oltre alla Stazione di Reggio Emilia e alla Città dello Sport, attualmente in costruzione a Roma.
La sua stazione a New York è stata ribattezzata Oculus e nel dettaglio è un’opera architettonica spettacolare che nasce sulle ceneri di un centro commerciale distrutto dagli attentati terroristici dell’11 settembre. Il suo interno, che si trova tra la torre 2 e la torre 3 del World Trade Center, avrà una parte interrata che servirà per connettere 11 linee della metropolitana e i treni Path.
Al centro, un’enorme sala con il pavimento in marmo bianco e ai lati sarà diviso su più piani, che ospiteranno negozi e un centro commerciale di 21mila metri quadrati. Il suo esterno è invece composto da una struttura con grandi ali d’acciaio alta 50 metri. È stata scelta questa forma per raffigurare una colomba liberata dalle mani di un bambino. È il simbolo della rinascita della Lower Manhattan.
La sua gestazione è stata molto più travagliata del previsto. In realtà la struttura avrebbe dovuto aprire nel 2015, ma a causa di infiltrazioni d’acqua in un cantiere vicino, l’inaugurazione è stata rimandata di quasi un anno.
La stessa inaugurazione non è stata tutta rose e fiori: negli Stati Uniti impazza la polemica per gli enormi costi stanziati per struttura: 4 miliardi di dollari, una cifra colossale che equivale al doppio del preventivo iniziale.