Gli Eagles Of Death Metal torneranno a Parigi dopo il tremendo attacco terroristico dello scorso 13 novembre che è costato la vita a 89 persone.
La band guidata da Jesse Hughes suonerà dal vivo questa sera al club Olympia con l’obiettivo simbolico di terminare il live interrotto in quel tragico evento: tutte le persone che quella notte erano presenti al Bataclan – che ha comunicato che riaprirà la sua programmazione entro la fine dell’anno – avranno un biglietto gratuito e sarà a disposizione anche un gruppo di psicologi per supportare eventuali fan traumatizzati.
“Il sostegno e l’affetto che ci è stato dimostrato in quella situazione è stato sconvolgente” – ha detto Hughes riguardo a questo nuovo concerto – “Spero di non deludere nessuno. Ora, quello di cui abbiamo veramente bisogno è divertirci e buttarci alla spalle questa merda, in modo che non ci insegua per resto della nostra vita”.
Il cantante è stato ospite della televisione francese iTelè dove lo si vede ancora decisamente scosso nel rievocare i ricordi di quella notte. La nuova data avrà misure di sicurezza potenziate e un supporto massiccio da parte della polizia e dei militari: “Il controllo francese sulle armi ha evitato a una sola cazzo di persona di morire al Bataclan?” – ha commentato Hughes – “Se qualcuno mi dice di sì, mi piacerebbe sentirlo, perché io non la penso così. Credo che l’unica cosa che l’ha evitato è stata la caparbietà degli uomini più coraggiosi che io abbia mai visto in vita mia, che li ha spinti andare a capofitto in faccia alla morte contro altri uomini armati”.
In seguito Hughes si è lasciato andare a una dichiarazione decisamente forte sull’uso delle armi, di cui da sempre supporta la libera circolazione e il possesso: “So che la gente non sarà d’accordo con me, ma proprio come Dio ha fatto gli uomini e le donne, quella notte le armi li hanno resi uguali. Odio dirlo. Credo che ognuno debba avere le armi per difendersi (…) Ho visto gente morire e, forse, si sarebbe salvata. Degli angeli veri, delle persone persone meravigliose che oggi non ci sono più ma vorrei che ci fossero ancora”.
FONTE | nme.com