L’attesa di Anti, il nuovo disco di Rihanna, stava raggiungendo livelli ben al di sopra della soglia del tollerabile. Per farvi capire: già alla fine dell’anno molti dei principali siti musicali di tutto il mondo dedicavano articoli alla cantante solo per il fatto che l’album non fosse ancora uscito. Lunedì Rihanna ha bloccato mezzo internet con un semplice selfie dove diceva che lo stava ascoltando. La cosa interessante è che lo stava ascoltando con un paio di cuffie firmate Dolce & Gabbana tempestate di Swaroski e altro, e in meno di 24 ore, il modello è andato sold out nonostante costasse 9000 dollari.
listening to ANTI 🎈 pic.twitter.com/AgqlhU0GEz
— Rihanna (@rihanna) 25 Gennaio 2016
Va detto che tutto questo hype, alla fine, non è poi così immotivato. Se hai abituato i tuoi fan ad un nuovo album ogni anno – per quattro anni di seguito – è normale che poi vadano in crisi di astinenza se fai passare altrettanto tempo senza pubblicare nulla. Mercoledì ha rilasciato Work, il primo singolo con il featuring di Drake. Ieri ha annunciato, finalmente, che Anti sarebbe sarebbe uscito oggi. Ed è uscito in partnership con Tidal, la piattaforma di streaming ad altissima qualità di proprietà di Jay-Z. In più, l’album è anche in free download per un limitatissimo numero di utenti, grazie ad un accordo stretto con Samsung.
Anti ha 13 tracce. I produttori coinvolti sono i più diversi, da Timbaland fino a Dj Mustard e The Weeknd. Tra le canzoni non è presente nessuno dei singoli pubblicati negli scorsi mesi: American Oxygen, FourFiveSeconds dove collaborava con Kanye West e Sir Paul McCartney e, soprattutto, Bitch Better Have My Money. Il fatto che anche quest’ultima manchi ci fa capire una direzione abbastanza chiara del lavoro: non è tamarro; non aspettatevi pezzi spaccatutto come We Found Love, Raining Men, Only Girl o Jump.
Anti procede in maniera piuttosto omogenea e lenta, ci sono beat decisamente più aggressivi e distorti ma, in generale, prevale un mood decisamente soul, a tratti romantico. Per dire, la cover di New Person, Same Old Mistakes dei Tame Impala diventa una ballata sinuosa che ricorda vagamente Brandy & Monica. Ci sono brani di chiara ispirazione Motown e canzoni come Higher che si spingono verso le grandi aperture tipo film Disney. È ben confezionato, sia chiaro, anche le produzioni più acustiche hanno al loro interno rimandi e piccoli dettagli che inseriscono tutti i brani una cornice coerente e ben a fuoco. E ovviamente c’è tutta una serie di influenze dancehall, stile Popcaan, già presente nel disco precedente.
Anti si chiude con Close To You che è il pezzone piano e voce a cui non si può chiedere di più ma, nel complesso, definirlo un disco elegante è un po’ esagerato: ci sono dei punti molto raffinati (il feat. di SZA, tra i tanti) ma non bastano per farlo diventare un lavoro veramente potente o innovativo. E il fatto che Rihanna abbia abbandonato il suo lato più grezzo non è un dettaglio da poco: era un lato importante del suo immaginario, riusciva in un colpo solo a mettere insieme erotismo, zozzaggine, produzioni sporche & cattivissime e bassi che ti mandavano a casa. Questa sua nuova versione, così ripulita, all’inizio disorienta e poi capisci che non ti piace proprio.