Stasera torna in tv Storie Maledette, il programma di Franca Leosini in cui i protagonisti dei peggiori fatti di cronaca nera vengono messi alle strette peggio che davanti a un pubblico ministero idrofobo: ma con uno stile unico e impossibile da imitare.
Appuntamento alle 21.05 su RaiTre: il tutto per la gioia dei leosiners, la folta schiera di attivissimi fan che adora seguire le gesta della giornalista e conduttrice napoletana.
Ma anche a noi piace Franca: per cui mettiamo in fila un po’ di motivi per cui amiamo lei e i suoi leosiners
1) Le fanno delle gif bellissime
Se ti fanno le gif, è fatta. E Franca può vantare anche questo nel suo curriculum, oltre a una sequenza di premi giornalistici talmente lunga che probabilmente non sa neanche più dove metterli.
2) I meme
Franca è implacabile: chiunque si trovi davanti non arretra di un millimetro. E fa parlare come nessun altro tutti, da Angelo Izzo, il mostro del Circeo, alla banda della Uno bianca.
3) L’inchiesta e l’intervista con Leonardo Sciascia
Franca Leosini è una giornalista con un’esperienza impressionante. Comincia a lavorare giovanissima, a 23 anni, intervistando Leonardo Sciascia. Pubblicata su l’Espresso, l’inchiesta che produce sulle donne di mafia fa parecchio rumore, ecco come la ricorda lei stessa in un’intervista: “Fu la prima volta che Sciascia denunciò il ruolo della donna siciliana nella criminalità organizzata e quanto la mentalità femminile fosse stata determinante nella formazione stessa dei principi mafiosi. Fu un pezzo che deflagrò e fu l’inizio della mia fortuna giornalistica”.”
4) Il mondo gay la adora, e lei adora loro
Tanto che nel 2013 le dedicarono una serata, e il Corriere della Sera dell’epoca raccontò così quei momenti: “Molto signora, impeccabile con tailleur d’ordinanza, solo un tantino impreziosito da tre grandi botton-strass e da una spallina su due luminescente, più uno scenografico boa di struzzo che l’avvolgeva fino a un attimo prima di salire sul palco: “Così, è una serata, un tocco simpaticooo” (Franca quando parla ha un birignao tutto suo nell’avvolgere e arrotondare le vocali). A confortarla, nello spazio privé del locale, e poi sulla scena, i tanti applausi, le centinaia di foto scattate con i telefonini, gli abbracci, le interviste, una torta, lo champagne e il conferimento del Premio Icona Gay 2013: “Sapevo da molto tempo di esserlo, e ne sono fiera”.
5) Le metafore pazzesche
Regina indiscussa dell’iperbole, campionessa della metafora, Franca Leosini maneggia qualunque figura retorica nota e anche quelle ancora da inventare. Tre esempi: “Pestava la vittima come una cotoletta“, “Come funziona una coppia lo sanno solo lui, lei e qualche volta lo spazzolino da denti”, “Legare una persona come una salsiccia cosa ha a che fare con sesso?”. Per gli amanti del genere su Vanity Fair ce ne sono molte altre.
6) L’account Twitter di Storie Maledette
Straordinario, che altro aggiungere? Seguitelo qui.
7) La pagina Facebook Uccidere il proprio partner per farsi intervistare da Franca Leosini
Instant like: la pagina la trovate qui e ha una url capolavoro, che termina così: FrancaVitaMia.
8) Le dedicano cover fasulle dei dischi
Quanta bellezza! Grazie Alt_Gegia.
9) L’uso della lingua italiana
Con Franca Leosini la lingua italiana può stare tranquilla. Non viene maltrattata come spesso accade in tv, anzi: anzi, Franca possiede una ricchezza di vocabolario sconosciuta anche a molti dizionari cartacei. Aulica, forbita, sempre impeccabile, è un piacere anche solo starla a sentire. Ma vederla, certo, è tutta un’altra cosa.
10) È uno dei motivi per cui Vine ha ancora senso
Parliamoci chiaro: Vine non è che abbia proprio sfondato, almeno dalle nostre parti. Ma basta un tocco di Franca, et voilà, anche un social network abbastanza inutile, torna godibile.
11) Questo