Mark Zuckerberg e Priscilla Chan hanno festeggiato la nascita della prima figlia – Max – con una lettera a metà tra il sogno a occhi aperti e una comunicazione agli azionisti. Dicono di voler costruire un mondo migliore per la loro bambina investendo 45 miliardi di dollari. Quarantacinque-miliardi-di-dollari. Sono un botto di soldi che fanno gola a chi ne ha bisogno. Per esempio, l’Italia.
In base ai dati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e le statistiche ISTAT, ci siamo fatti un’idea di quale sarebbe l’impatto della donazione promessa dai genitori di Max Zuckerberg – lasciamo perdere le tasse – sull’economia italiana. Immaginate: i coniugi Facebook vendono in un solo giorno tutte le loro azioni e si presentano da noi con un gruzzolo da 45 miliardi.
I primi settori in cui Mark e Priscilla dicono di voler investire sono: educazione personalizzata, lotta alle malattie, connessioni internet e costruzione di community. Bene, che ne dite direste invece di mantenere più di 1,5 milioni di italiani per un anno, pagandoli 2000 euro al mese? O di raddoppiare i nostri investimenti nazionali in autostrade e trasporti (3 miliardi di euro) per i prossimi sette anni?
Investendo 45 miliardi di dollari in Italia, potrebbero pagare le tasse di 3 milioni di cittadini per un anno, o lo stipendio di 100.000 ricercatori per dieci anni di fila. A scelta, gli Zuckerberg potrebbero far raddoppiare gli investimenti annuali nell’istruzione, catapultando l’Italia ai livelli della prima della lista, la Danimarca.
In un anno, il gruzzolo di Facebook potrebbe coprire la spesa sanitaria pubblica per 18 milioni di cittadini, pagare la pensione a 3,5 milioni di persone o triplicare l’investimento delle imprese private in tutti i campi di ricerca e sviluppo del nostro paese. Se invece gli Zuckerberg decidessero di investire quei soldi per comprare delle aziende italiane, potrebbero tranquillamente portarsi a casa in un colpo solo: Gruppo Generali (circa 13 miliardi di dollari), ENI (8 miliardi), TIM (7,5 miliardi), ENEL (7,2 miliardi), FIAT (6 miliardi) e Unicredit (5,4 miliardi). Le stime arrivano da Brand Finance, se non vi piacciono togliete pure uno o due nomi dalla lista.
C’è un’altra considerazione importante da fare: se Facebook continuerà a fare numeri da record in borsa, è probabile che il valore delle azioni di Mark e Priscilla vada ben oltre i 45 miliardi di dollari attuali. Senza contare che i genitori di Max non intendono svuotare il loro portafoglio di azioni in un colpo solo. L’idea è di cambiare il mondo un pezzo alla volta.
Nella nota scritta da Mark Zuckerberg si legge: “Cederemo il 99% delle nostre azioni di Facebook – ad oggi circa 45 miliardi di dollari – nel corso delle nostre vite per portare avanti questa missione. Sappiamo che è un piccolo contributo paragonato a tutte le risorse e ai talenti delle persone che già oggi si occupano di queste tematiche. Vogliamo fare tutto il possibile, lavorando fianco a fianco con molti altri.”
Bella. Mark, Priscilla: non dimenticatevi di noi. Fateci un pensierino sull’Italia.