Fermi tutti, abbiamo un vincitore. David Hasselhoff, protagonista negli anni 80 di “Supercar” e negli anni 90 di “Baywatch”, la retromania la conosce benone. Amato dalle donne ed invidiato dagli uomini proprio per aver incarnato l’eroe degli anni ruggenti della nostra infanzia. Non tutti sanno che oltre ad essere un indiscusso manzo pieno di Botox è anche un pregevole cantante, di cui in tempi non sospetti avevo fatto una playlist ad uso e consumo dei pagani.
Ma David è riuscito a stupire tutti con un “True Survivor”, pezzo con un video talmente over the top da diventare un classico istantaneo. Ha messo dentro tutti i cliché del film d’azione anni 80: auto figa, nemici selvaggi, nazisti a caso, il nerd che sa andare al computer, l’alter ego che sembra Karate Kid, i dinosauri perché andavano un casino, l’amicizia omo-macho. Un mix tra il revival estetico di “Drive” e le trovate spettacolari di serie C di “Sharknado”. Manca solo la tipa da limonare alla fine, ma Hoff era troppo impegnato a salvare il mondo, che volete oh?
La base del video sfrutta le scene del film Kung Fury (2013), che è già di suo uno spettacolo di trash, figuratevi con il buon Hoff montato in tutte le scene.
La canzone, chiaramente, è stupenda, synth e arpeggiatori a pioggia su una drum machine piena di fill atomici. Quella che ti aspetti di ascoltare mentre scali una montagna vestito come Rocky o mentre vinci una gara di ballo che sembra una guerra. Assolo compreso.
David è il garante della legalità. Il Di Pietro americano:
Ma questo Di Pietro lo sa fare? Non penso proprio. Hoff > 1992.
Di macchine se ne intende, anche di luci particolarmente omo. Benvenuti nel 1985.
Hoff si è fatto crescere il mullet della festa, quello che agitandolo feconda le donne anche a km di distanza
le quali però sembrano ormai a loro agio in un mondo post-atomico, vestite come regine vichinghe tenendo al guinzaglio cani radioattivi
I loro uomini? Dei della morte, teppe pericolosissime. Hoff da solo non può farcela.
Dio bòno, esclama Hoff, il mondo sembra proprio andare a puttane. Di chi sarà la colpa?
Già, di Hitler.
Allora Hoff crea un alter ego e lo manda ad uccidere tutti i cattivi in sua vece, nazisti compresi.
Il tutto tramite il suo hacker di fiducia, un ragazzo tutto computer e onanismo
Hoff canta e Karate Kid cerca le sue prede nella notte, in una sequenza che fa uscire il sangue dal naso
Egli conosce le mosse assassine e mediante un sistema di telepatia computerizzata riesce ad instillarle nel ragazzo
solo che di computer non ci capisce una sega e allora invece di farlo tornare indietro negli anni ’40 per ammazzare i nazi
torna nella preistoria e si porta dietro un T-Rex. Che figo assoluto, quanto vorrei essere lui. Ma bando alle ciance:
Il suo alter ego tramite mosse prese da Street Fighter uccide i nazisti
e i due possono finalmente godersi la pace nel mondo a cavallo del loro nuovo amico, in un finale meglio di Titanic.
Ok, ora che vi abbiamo spoilerato ben bene, guardatevi l’enorme video di “True Survivor”: