Inizia il weekend e te sei depressa. Coso se n’è andato e non ritorna più, il lavoro ti ha sfiancato e tutta quella voglia di guardare quel film danese da sola, proprio non c’è. Casomai senti la tua migliore amica e fate un aperitivo. Anche se l’altro venerdì hai vomitato in tangenziale disegnando sul selciato una mappa dell’umiliazione e oggi ti vorresti controllare, un drink cosa vuoi che sia.
Anna, la tua migliore amica, stasera è in paranoia perché Luca con questa cosa delle riunioni carbonare di Fantacalcio le trova tutte per non uscire con lei . Te ti trucchi che nemmeno Robert Smith e pensi a tutt’altro. Prosecco, bevi un 15% di troppo e parte di default la chiamata all’altra amica.
La situazione trio prende una piega interessante e al secondo giro di Gin Tonic a stomaco vuoto si parla già di andare a ballare, ché ora è tanto che non si esce. Decisione ad unanimità: fare gruppata, stasera saremo le Dancing Queen. Chiamate un’altra amica, la convincete ad uscire, lei che era già in pigiama. Traballi ma dici dopo mangiato mi ripiglio. Sarà anche colpa dei tacchi che hai messo, dichiarati illegali in 15 Stati occidentali.
Facciamo le pazze, questa notte è ancora nostra, uuuuuuuuu. Un Negroni, due salatini, un piatto di riso freddo, 8 euro e via, verso il locale. Ti gira un po’ la testa ma non ci vuoi far caso. Sei vestita figa, ti guardi nelle vetrine e ti senti bellissima. Niente può fermarti. Nemmeno i Carabinieri perché sei a piedi e stavolta ti va di culo.
Entri nel locale, mantieni un basso profilo. Inizia la musica, balli che sei uno schianto. Nei primi 10 minuti s’intende. Col drink in mano, irrori la pista e le camicie dei tipi che ti ballano accanto.
Poi inizi ad andare un po’ su di giri, a pensare un po’ meno al trucco e al parrucco. Ma diamine, mica una può sempre essere precisina. Abbiamo detto festa, che festa sia. Il locale si riempie, la gente ti guarda. Lo dicevo che ero figa stasera, pensi.
Da femme fatale consumata, ti appoggi al bancone e chiedi un drink. Il barista, noto burlone, te lo fa carico come Cannavaro negli ultimi 10 minuti di Germania Italia 2006.
Che non reggevi l’alcol l’avevamo già detto, ora lo testimoniano anche le numerose foto nelle quali sei stata taggata. Di quei momenti, hai lo stesso ricordo che ha Mick Jagger degli anni ’70. Vago, vaghissimo. Qui con Anna:
Qui col tipo che avevi tentato di abbordare avvinta dai calori che l’infame bomba cocktail del barista mentecatto ha inevitabilmente portato:
Qui mentre sussurravi parole d’amore al vento (cioè al tipo che si è dileguato tempo zero):
Qui mentre leggevi un libro scritto piccolissimo:
Qui a fine serata, mentre lavoravi per mantenere tonici gli addominali laterali:
Alla fine le amiche meno sbronze di te ti hanno svegliato e la prima cosa che hai detto è stata: “dai ragazze, facciamoci una foto insieme uuuuuuu”. Ecco, era questa:
DO NOT TRY THIS AT HOME E BUON WEEKEND!