Si fa presto a dire Graphic Novel, letteratura di consumo o di evasione, fumetti belli, fumetti brutti, personaggi storici, mainstream, underground, web comics e colossi dell’intrattenimento disegnato. Il fumetto è un universo vastissimo, complesso e in continuo mutamento. Riesce ad alternare l’alto con il basso, l’arte con il marketing, il capolavoro e la schifezza. Il tutto veicolato in modo paradossale nello stesso mezzo di comunicazione.
“Con il fumetto di può fare tutto”, recita un vecchio adagio. Ecco allora la top ten dei fumetti diversi dal solito. Fumetti che per molti non sono nemmeno fumetti. Produzioni slegate dalle case editrici tradizionali. Fumetti che nascono come opuscoli informativi, campagne pubblicitarie e d’informazione. Questo tipo di uso del media, patrocinato, usato da, usato per, esiste da sempre. Non è considerato degno di nota dal Mondo del Fumetto, e secondo me snobbarlo è un grosso errore. Perchè si fa presto a dire Graphic Novel, ma i fumetti sono anche questi.
10: La Nostra Rappresentanza Militare
Opuscolo informativo pubblicato negli anni ’90 dallo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano.
Autori sconosciuti. Destinato a quelli che facevano la naja, spiegava nel dettaglio il funzionamento delle rappresentanze interne all’esercito.
9: Natale in Disco Stories
Progetto crossmediale, da film a fumetto. Il mondo dei giovani, dello sballo, delle discoteche. Anche in questo caso, come spesso accade con questo genere di fumetti, gli autori non sono indicati. Peccato. Plauso per i dialoghi realistici e ficcanti.
(Se non sapevi dell’esistenza di questo film, tranquillo. l’ho scoperto scrivendo questo articolo)
8: Giek e Salvatore
Il fumetto parla ai giovani, così si legge sui manuali. Quindi, che cosa c’è di meglio di un bel fumetto per sensibilizzare le masse contro il vandalismo grafico urbano? Niente. Ecco un opuscolo del Comune di Bologna contro i graffiti.
7: Volantino Antiscippi
Quando uscì, provocò una polemica infinita, come solo il vero fumetto riesce a fare. Diffuso a Bari, credo ritirato dopo rivolta popolare di cittadini arrabbiati perché la città veniva dipinta come una sorta di Far West. Autori sconosciuti e forse è meglio così.
6: Condizionatori a fumetti.
Il fumetto come veicolo pubblicitario. Non è la prima volta che si usa, non sarà di certo l’ultima. La Mitsubishi ha affidato al mondo dei comics la sua campagna sulla climatizzazione. In questo caso l’autore fa veramente fumetti come lavoro.
5: Lucky 13
La sicurezza sulla strada è una roba importante. Lucky 13 è una serie di avventure autoconclusive di una pagina tutte su quel tema. Stile e impronta un po’ francese, peccato che come autori venga indicata un’agenzia e non delle persone.
4: Vediamoci chiaro
Una campagna per la prevenzione della cecità che unisce due pezzi da novanta. Il fumetto e Bud Spencer. Anzi, Bud Spencer a fumetti che ci spiega quanto sia importante curare i propri occhi. Poi arriva anche una formica che ti racconta l’anatomia dell’occhio. Che cosa si può volere di più?
3: La prevenzione è di questo mondo!!
Sì, lo so che di esclamativi ce ne vanno tre, ma chi sono io per correggere il titolo scelto dall’ Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro?
L’INAIL ha scelto di affidare al fumetto la sua campagna del 2015 contro gli infortuni. Il punto di vista è quello degli alieni. L’opuscolo fa ridere, lo dico sul serio e nel senso buono.
2: Caius Camillus
L’Immergas ha prodotto una serie di fumetti su tutto quello che riguarda il mondo delle caldaie con protagonista Caius Camillus. Un antico romano che ci spiega le normative, la manutenzione, le norme ecologiche e tutto il resto. Uno dei migliori esempi di fumetto aziendali.
1: Sarky.
Sarky è il fumetto che potete trovare on line sul sito di un centro commerciale milanese.
Vanta ormai migliaia di fan adoranti, che hanno colto a pieno il suo spirito di emulazione fallita e apprezzano il dissennato uso del font Comic Sans