Da ragazzino lessi “Il senso di Smilla per la neve”, un mezzo mattone di cui non ricordo nulla, se non un passaggio in cui segnalava come gli inuit (gli eschimesi) avessero decine di parole diverse per descrivere i vari tipi di neve e ghiaccio. A distanza di anni ho scoperto che si trattava di una bufala, ma mi sono consolato con questa lista di parole intraducibili, ovvero che esistono solo in una lingua e non in altre. Ce ne sono anche due italiane, una delle quali mai sentita prima.
Altre, invece, sono a tanto così dalla poesia. I disegni – splendidi – sono della designer neozelandese Anjana Iyer.
FONTE | boredpanda.com
01. Fernweh (Tedesco): nostalgia per posti in cui non si è mai stati.
02. Komorebi (giapponese): l’effetto particolare della luce del sole quando filtra attraverso le foglie degli alberi.
03. Tingo (pascuense, Isola di Pasqua): rubare uno a uno gli oggetti di un vicino, chiedendoli in prestito e non restituendoli.
04. Pochemuchka (russo): una persona che fa troppe domande.
05. Gökotta (svedese): svegliarsi all’alba per sentire il primo canto degli uccelli.
06. Bakku-shan (giapponese): una ragazza bellissima… fino a quando non la si guarda in faccia.
07. Backpfeifengesicht (tedesco): una faccia che deve proprio essere presa a pugni
08. Aware (giapponese): la sensazione dolceamara che si ha quando si sta vivendo un momento di grande bellezza
09. Tsundoku (giapponese): l’abitudine di comprare libri e ammucchiarli in pile senza mai leggerli
10. Shlimazl (yiddish): una persona cronicamente sfortunata
11. Rire dans sa barbe (francese): sogghignare misteriosamente pensando a cose del passato
12. Waldeinsamkeit (tedesco): la sensazione di sentirsi come quando si è soli in un bosco
13. Hanyauku (Rukwangali, Namibia): camminare in punta di piedi sulla sabbia calda
14. Gattara (italiano): donna avanti con l’età che vive sola e con molti gatti
15. Prozvonit (ceco): fare uno squillo con il telefono, sperando che l’altro richiami e non ci faccia spendere soldi
16. Iktsuarpok (inuit): la frustrazione che si prova quando si aspetta qualcuno in ritardo
17. Papakata (maori delle Isole Cook): avere una gamba più corta dell’altra
18. Friolero (spagnolo): una persona particolarmente sensibile al freddo
19. Schilderwald (tedesco): quando una strada è piena di cartelli stradali e non si capisce nulla
20. Utepils (norvegese): stare all’aperto in una giornata di sole, bevendo una birra
21. Mamihlapinatapei (yaghan, linguaggio indigeno della Terra del Fuoco): il gioco di sguardi di due persone che si piacciono e vorrebbero fare il primo passo, ma hanno paura
22. Culaccino (italiano): il segno lasciato su un tavolo da un bicchiere bagnato
23. Ilunga (tshiluba, Africa centrale): una persona che la prima volta perdona tutto, la seconda volta è tollerante, ma alla terza non ha pietà
24. Kyoikumama (giapponese): madre che pressa i figli perché abbiano grandi risultati a scuola
25. Age-otori (giapponese): stare peggio dopo essersi tagliati i capelli
26. Chai-Pani (hindi): dare soldi a qualcuno perché una pratica burocratica vada buon fine
27. Won (coreano): la difficoltà di una persona nel rinunciare a un’illusione per guardare in faccia la realtà
28. Tokka (finlandese): un grande branco di renne
29. Schadenfreude (tedesco): godere delle disgrazie altrui
30. Wabi-Sabi (giapponese): accettare il naturale ciclo di vita e morte